Il Babywearing per noi
Come ogni esperienza di vita anche il portare è un’esperienza in costante evoluzione e trasformazione; il mio percorso di Babywearing si è arricchito in questi anni: nel 2014 è nata la mia prima bimba Rachele e ho iniziato a portarla con la fascia ad anelli da completa autodidatta compiendo errori, correzioni e aggiustamenti. Nel corso dei mesi successivi abbiamo acquistato due magnifici marsupi che ci hanno accompagnato nelle nostre avventure e nei nostri viaggi: il Boba e l’Ergobaby Performance. La fascia tessuta (rigida) mi affascinava immensamente , ma ancora mi sentivo molto impacciata e non mi sentivo di avvvicinarla, mi incuteva una sorta di soggezione, anche perchè non avevo avuto nessuna referente, amica o consulente che me l’avesse fatta conoscere e quindi amare. Durante la seconda gravidanza (la mia secondogenita, Micol, è nata nel gennaio 2016) ho sentito sempre più forte l’esigenza di esplorare e sperimentare altri tipi di supporti per cui ho acquistato la fascia elastica per poterla utilizzare sin dalla nascita e le mie prime fasce tessute (anche dette con un termine un po’ spaventevole “rigide”). Desideravo provare questo tipo di contatto stretto e donare alla bimba che stava per nascere il contenimento e l’accoglienza che in particolare la fascia (sia elastica sia tessuta) garantisce. Successivamente ho arricchito la mia fascioteca e ho intrapreso e concluso con entusiasmo il percorso di consulente Babywearing. Desideravo acquisire sia la competenza tecnica necessaria per eseguire al meglio le varie legature, sia ampliare le conoscenze relative a questa meravigliosa tradizione e pratica, sia diffondere e insegnare alle mamme uno strumento comodo e insieme un modo di “essere mamma” intenso e diverso, e infine sperimentare e trasmettere la cultura dell’alto contatto come espressione di Amore. All’uscita dall’ospedale dopo la nascita della mia seconda bimba la portavo con la fascia elastica ed è stata un’emozione intensissima sperimentare questo contatto stretto a pochi giorni dal parto: nulla ci separava, sentivo di proteggerla, era alla mia altezza, sentivo il suo abbandono e il suo calore, avvertivo il suo affidarsi con fiducia e incondizionatamente a me. Nei primi mesi di vita la fascia elastica è stato lo strumento più adatto, immediato, facile e disponibile per gestire tanti momenti difficili: il pianto serale che comunemente si ascrive alle coliche veniva immediatamente e magicamente sedato dalla posizione pancia-a-pancia nella fascia elastica. Tutti gli spostamenti e le uscite erano enormemente semplificati dal portarla comodamente in fascia. Gli ostacoli “architettonici” in una città come Milano rendono i passeggini e le carrozzine degli strumenti estremamente scomodi per muoversi. Il contatto continuo con le mie bimbe mi ha consentito con naturalezza di conoscerle meglio, di intuire i loro bisogni, di allattarle a richiesta cogliendo i loro segnali di richiamo e di richiesta di attenzione molto più facilmente. Il Babywearing ha inoltre contribuito a migliorare la nostra vita quotidiana e familiare. La nascita di un bimbo sconvolge ed altera gli equilibri precedenti all’interno della coppia. Il Babywearing ci ha consentito, come genitori, di continuare a svolgere insieme e di condividere con le nostre bimbe tante attività che, senza lo strumento del portare, sarebbero state impossibili o comunque molto più difficoltose da vivere con la stessa leggerezza e naturalezza: concerti, spettacoli, cinema, passeggiate in alta montagna, vari tipi di viaggi. Questa possibilità di vivere insieme tante esperienze felici rinsalda e fortifica i legami familiari. In questo modo l’esperienza di avere dei bimbi piccoli viene vissuta pienamente come qualcosa di arricchente e non come fattore invalidante o limitante rispetto alla possibilità di svolgere vari tipi di attività e garantisce quindi una maggiore libertà di movimento. Inoltre il Babywearing è una pratica che ha permesso al papà delle mie figlie di sperimentare la bellezza, la dolcezza e l’emozione di tenerle a stretto contatto e di condividere con loro tanti momenti di gioia pura. Per me è stato estremamente commovente vederlo portare le nostre bimbe; in ogni essere umano esiste una componente/polarità maschile (Yang) e femminile (Yin): il portare fa splendidamente maturare e risplendere la componente femminile di accoglienza e ascolto presente in ogni uomo e papà. Il papà sperimenta con gioia l’esperienza della gestazione, della cura, della protezione attiva, matura e felice di un piccolo essere vivente: in particolare la posizione pancia-a-pancia rappresenta un abbraccio di amore, di dolcezza e di sicurezza.